Uccisa perche’ chiedeva soldi a connazionali, forse la restituzione di debiti pregressi, dopo la chiusura del centro massaggi a Modena in seguito all’accusa di favoreggiamento della prostituzione, che aveva gettato lei e il marito in una grave crisi economica.
Questo il movente ipotizzato dai carabinieri per il brutale omicidio di Lin Huihui, 23 anni, rinvenuta cadavere il 27 marzo scorso a Magreta di Formigine, con il volto e le mani sfigurate dalla soda caustica. Arrestato con l’accusa di concorso aggravato in omicidio un connazionale, Sun Jinlong, 59 anni, cinese, residente a Casinalbo di Formigine: l’uomo, dalle indagini, non conosceva la vittima. Ad inchiodare Sun Jinlong, un’accurata indagine dei tabulati telefonici eseguita dal Nucleo investigativo carabinieri di Modena con il Ris di Parma, che ha permesso di ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima che nei giorni precedenti l’omicidio, prima di far perdere le proprie tracce, si era recata prima a Verona e poi Reggio Emilia. In quest’ultima localita’, l’uomo si trovava in orari coerenti con la presenza della vittima: inoltre si era riscontrata la presenza dell’uomo a Cento (Fe), in coincidenza con quella della vittima dopo l’una di notte del 27 marzo scorso, ora in cui la donna- secondo l’autopsia- era gia’ morta. Una successiva perquisizione in casa del cinese – disposta dal pm modenese Maria Angela Sighicelli – ha fatto rinvenire, nascosta in una valigia, una richiesta di apertura di un libretto postale a a nome di Lin Huihui. L’uomo ha sempre sostenuto di non conoscere la donna: l’insieme degli indizi e’ cosi’ diventato un quadro di colpevolezza che ha portato all’arresto, su ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Domenico Truppa. L’indagine continua alla ricerca di eventuali complici nel delitto.