E’ stata una rapina da manuale, studiata in ogni minimo particolare, quella che oggi ha fruttato a un gruppo di ignoti banditi professionisti un bottino ingentissimo, soprattutto lingotti d’oro, per un valore che, secondo indiscrezioni, oscilla tra i 5 e i 15 milioni di euro.

Ma e’ stata anche un’azione rocambolesca, durante la quale, per una decina di minuti, il commando e’ stato di fatto padrone di un pezzo di autostrada, traSaronno e Turate, lungo l’A9 Milano-Como, quella che porta verso il confine svizzero di Chiasso. Una rapina terminata senza feriti, ma con disagi enormi per gli automobilisti bloccati in autostrada per ore e con la viabilita’ verso la Svizzera compromessa fino alle 15, mentre quella verso il capoluogo lombardo da Nord e’ andata letteralmente in tilt. E’ comunque stata, a detta degli stessi investigatori, un’azione da manuale, quasi una sorta di ‘rapina perfetta’. Ovviamente la ricostruzione della dinamica e’ ancora in corso da parte della Polizia stradale, della Scientifica e della Squadra mobile di Como, che conduce le indagini. Per quanto si e’ saputo i banditi, gente decisa, ben coordinata ed esperta, hanno concluso l’azione in pochi minuti. Alle 7.05 la prima chiamata di un automobilista giunge al 118 segnalando un camion in fiamme al’altezza di Saronno (Como), che sbarra la strada. Ne arrivano poi molte altre, e qualcuno sente anche dei colpi passando sulla carreggiata opposta, verso Milano. La Polizia stradale capisce subito di cosa si tratta: una rapina con il metodo dei mezzi intraversati. Non e’ la prima banda che agisce in questo modo sulle autostrade intorno a Milano. I banditi pero’ hanno un piano pensato nei particolari. Disseminano l’autostrada di chiodi a tre punte per fermare prima del luogo dove e’ in corso l’assalto, tra i km 17 e 21, l’arrivo di eventuali soccorritori. Appena i furgoni blindati, partiti prima dell’alba dalla sede di Paderno Dugnano (Milano) della Battistolli, l’azienda di trasporto valori, sorpassano lo svincolo di Saronno, una prima squadra di malviventi incendia un camion, appunto, e lo mette di traverso sulla carreggiata, bloccando cosi’ le macchine che sopraggiungono. Quando i due furgoni si accorgono dell’accaduto vedendo il fumo negli specchietti retrovisori, e’ troppo tardi, perche’ un altro mezzo chiude loro la strada. A quel punto arrivano i banditi, con le pettorine della polizia, che li circondano e li intimoriscono sparando raffiche con armi da guerra, almeno una cinquantina di colpi; poi mettono sotto uno dei furgoni un fumogeno per far credere all’equipaggio che stanno dando fuoco al mezzo e forse ne sradicano il portello con il braccio di una ruspa. I vigilantes escono, illesi. L’altro furgone, invece, non viene svaligiato (era solo di scorta e a quanto pare la banda sapeva che non conteneva grandi valori). Trasferiti contanti e lingotti d’oro su tre auto, la banda fugge lasciandosi dietro un’autostrada nel caos. Poi abbandonano le vetture in un casolare e si dileguano, probabilmente su altri mezzi ‘puliti’. Ora per tutto il Nord Italia e’ aperta la caccia alla banda.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui