Sette chili d’oro in lingotti da un chilo l’uno, del valore di circa 300mila euro. E’ quanto hanno sequestrato i militari del gruppo della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso ed i funzionari della Dogana di Ponte Chiasso, nel corso dei controlli doganali e valutari al valico stradale di Maslianico. Ad essere fermati al valico autostradale sono stati tre cittadini tedeschi che, a bordo di una Bmw 535, tentavano di uscire dall’Italia, assicurando ai finanzieri di non trasportare ne’ merci ne’ valuta.
Dopo un controllo dell’auto, con esito negativo, i tre sono stati accompagnati negli uffici della Dogana per un approfondito controllo sulle persone e sui bagagli. All’apertura della valigetta 24 ore del conducente, un sessantenne residente a Lebach, in Germania, sono spuntati i 7 lingotti d’oro non dichiarati, accompagnati dalla certificazione di una banca svizzera che attesta il grado di purezza del prezioso metallo ed il suo valore. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che i tre fossero giunti in Italia nella stessa mattinata, per vendere i lingotti ad un compratore italiano, ma l’affare, da concludersi in giornata, sarebbe sfumato, e pertanto i tre stavano riportando l’oro in Svizzera. La legge italiana prevede che chiunque effettua il trasferimento di oro da o verso l’estero ha l’obbligo di dichiarare l’operazione alla Banca d’Italia, qualora il valore della stessa risulti di importo pari o superiore a 10.329 euro. Chi, invece, esercita in via professionale il commercio di oro, deve anche possedere precisi requisiti fissati dalla legge. Non avendo fornito alcuna prova sull’esistenza della comunicazione a Bankitalia e neppure del possesso dei requisiti richiesti per l’esercizio professionale del commercio di oro, il tedesco e’ stato denunciato ed i sette lingotti sono stati sequestrati. La norma punisce la mancata comunicazione alla Banca d’Italia con la sanzione amministrativa da un minimo del 10 per cento ad un massimo del 40 per cento del valore negoziato, ma considera l’illegittimo commercio professionale di oro un reato, punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da 2.065 a 10.329 euro.