Con un furgone hanno provato a rubare il carburante in una stazione di servizio nella zona della Cecchignola, ma i due sono stati sorpresi e arrestati dalla polizia.

E’ successo a Roma e gli agenti sono intervenuti dopo la telefonata arrivata al ”113”, verso le 21, che aveva segnalato la presenza sospetta, all’interno di un distributore di benzina in via di Tor Pagnotta, di alcune persone giunte a bordo di una autovettura di grossa cilindrata e di un furgone. Immediatamente la sala operativa della Questura ha disposto il controllo, inviando sul posto una pattuglia del reparto volanti. Non appena pero’ l’auto della polizia e’ arrivata, due persone sono salite a bordo dell’auto ed hanno iniziato a fuggire per le vie del quartiere. Nonostante l’alt intimato dalla volante, che si e’ messa subito all’inseguimento, l’auto ha continuato a fuggire percorrendo via Laurentina e via di Vigna Murata fino a quando, con una manovra coordinata, grazie all’ausilio di un equipaggio del commissariato Tor Carbone, i poliziotti sono riusciti a fermarla. I fuggitivi sono stati dunque bloccati e portati in commissariato, poi gli agenti sono tornati al distributore per capire i motivi della presenza sul posto dei due e il perche’ della fuga. Nel controllare il furgone ancora parcheggiato all’interno del distributore, gli agenti hanno accertato che all’interno vi era tutto il necessario per ”prelevare” il carburante stoccato nella stazione di servizio, ovvero due cisterne da 1000 litri ciascuna, un tubo lungo circa 8 metri, che fuoriusciva da una porta scorrevole e posizionato in prossimita’ del pozzetto di accesso alla cisterna, collegato ad una pompa a motore. All’interno dell’auto, invece, sono stati trovati degli attrezzi per lo scasso, tra cui un ‘piede di porco’, utilizzato per aprire la botola della cisterna. I due, identificati per T.V. e T.A., entrambi rumeni, di 39 e 27 anni, sono stati condotti in ufficio e riconosciuti da alcuni testimoni che avevano assistito al loro arrivo a bordo dei mezzi. Per i due sono scattate le manette. Dovranno rispondere di tentato furto aggravato, ricettazione del furgone, risultato rubato e di possesso di arnesi atti allo scasso. Le indagini proseguono per risalire ad eventuali altri ”colpi” messi a segno con tale sistema dai due.

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