Un ispettore della Asl di Lodi chiedeva soldi a esercenti di bar e ristoranti procurando in cambio i documenti sanitari indispensabili per l’attivita’. La Gdf di Lodi lo ha arrestato con l’accusa di concussione per induzione. L’arresto, effettuato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lodi su richiesta della Procura della Repubblica, e’ stato eseguito dai militari mentre il funzionario si trovava nel suo ufficio.

L’uomo, un 47enne, e’ ai domiciliari nella sua abitazione milanese. L’operazione fa parte di un’indagine che aveva gia’ permesso alle Fiamme Gialle di arrestare in flagranza di reato e sempre per concussione altri due ispettori della stessa Asl, che hanno subito diversi mesi di carcerazione preventiva. Le indagini, informa una nota, hanno permesso di accertare che tutti e tre gli ispettori, incaricati di controllare che ristoranti, rosticcerie, bar, pasticcerie ed esercizi simili rispettassero la normativa relativa alla somministrazione di alimenti e bevande, avevano l’abitudine di “convincere” i titolari a effettuare “rimborsi” per mezzo di denaro contante a fronte della consegna di documenti previsti dalla normativa sanitaria, che gli esercenti avrebbero dovuto compilare e che i funzionari si offrivano di procurare. La mancanza di tali documenti avrebbe comportato l’irrogazione di importanti sanzioni pecuniarie da parte degli stessi ispettori. L’adesione ai “rimborsi spese” loro proposti evitava agli esercenti di essere sottoposti ai controlli dei tre funzionari, che di fatto si erano spartiti il territorio lodigiano.

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