“Marcello Dell’Utri e’formalmente latitante. Lo dice il decreto della Corte d’appello emesso qualche giorno fa dopo che, in seguito all’emissione della misura di custodia cautelare, e’ risultato irreperibile. Dagli ultimi elementi in nostro possesso, in seguito ad una intercettazione dei primi di aprile, e’ stato localizzato in Libano”. Lo afferma il pg di Palermo Luigi Patronaggio che ha sostenuto l’accusa contro Dell’Utri in secondo grado e ne ha ottenuto la condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Dell’Utri veniva tenuto sotto controllo con discrezione dalla Squadra Mobile, ma questo non gli ha impedito di usare i vari documenti che gli consentivano l’espatrio, inclusi due passaporti diplomatici. “Adesso avvieremo le procedure per la ricerca all’estero -spiega Patronaggio- in raccordo con il ministero e l’interpol”. Si ipotizza che dal Libano Dell’Utri possa spostarsi in Guinea Bisseau o a Santo Domingo, e non si esclude che lo abbia gia’ fatto. Dell’Utri dispone del suo passaporto, che non gli e’ stato mai ritirato. Inizialmente il Pg palermitano Luigi Patronaggio aveva chiesto solo il divieto di espatrio, ma la terza sezione della corte d’appello aveva detto che per il reato di concorso in associazione mafiosa non ci sono misure cautelari inferiori o diverse dal carcere. Da qui la nuova richiesta, stavolta di custodia cautelare, accolta dai giudici anche sulla base di elementi ulteriori, sopravvenuti e ancora riservati, rispetto alla stessa intercettazione ambientale. Ma a questo punto era gia’ troppo tardi. Martedi’ la Cassazione decidera’ nel merito se confermare o meno la condanna a sette anni, che la terza sezione della corte d’appello di Palermo, presieduta da Raimondo Loforti, aveva emesso un anno fa, il 25 marzo 2013. Anche in quell’occasione il Pg Patronaggio aveva chiesto l’arresto, ma il collegio non l’aveva accolto. Nel marzo 2012, nei giorni dell’udienza tenuta la prima volta in Cassazione, l’ex braccio destro di Silvio Berlusconi si cera reso irreperibile, andando probabilmente a Santo Domingo, Paese del quale ha la cittadinanza e un passaporto. Era tornato in Italia soltanto dopo. Insomma, c’erano una serie di segnali inquietanti sulla possibile fuga di Dell’Utri. Che ora non si trova.

 

 

 

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