A otto anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bimba rapita il primo settembre del 2004 davanti alla sua abitazione di Mazara del Vallo, non e’ stato ancora possibile fare luce su quel sequestro. Lo ha sottolineato oggi, nel corso di una conferenza stampa, la mamma della piccola, Piera Maggio, che continua a lottare senza sosta per il ritrovamento della figlia.
Nel processo ancora in corso davanti al tribunale di Marsala e’ imputata la sorellastra della bimba, Jessica Pulizzi, insieme al suo ex fidanzato tunisino Gaspare Ghaleb accusato di false dichiarazione al Pm. ”E’ scandaloso – si e’ sfogata Piera Maggio, assistita dal suo legale Giacomo Frazzitta – sono passati otto anni e sento ancora lontana la giustizia, quella con la ‘G’ maiuscola”. Dopo la ricostruzione di tutta la vicenda, a partire dalla data del rapimento della figlia, la mamma di Denise ha sollevato dure critiche nei confronti dell’inchiesta giudiziaria denunciando ”i continui trasferimenti dei magistrati in seno alla Procura e la mancata valutazione di importanti aspetti peritali”. Nel corso della conferenza stampa Piera Maggio ha lanciato l’ennesimo appello a proseguire le ricerche: ”Non abbandonate Denise a un destino che lei non ha scelto. Aiutatemi ad acquistare la fiducia, perche’ oggi io non so piu’ chi sono i buoni e chi i cattivi”.