Si dedicava in particolare al furto delle auto e alle successive richieste estorsive per la restituzione dei mezzi la banda sgominata questa mattina nel foggiano dai carabinieri del Comando provinciale che stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni, alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli.

L’indagine e’ stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Lucera. La base operativa era a Torremaggiore. Le vittime erano costrette a pagare un riscatto per somme di denaro oscillanti tra 800 e 3000 euro, dopo vere e proprie contrattazioni sul prezzo finale. Le auto che non venivano riscattate dai proprietari venivano bruciate o rivendute a pezzi. Dell’organizzazione criminale, molto ben strutturata, facevano parte anche donne che, oltre ad intervenire direttamente nella commissione di alcuni furti di auto, operavano come ‘vedette’ con il compito di avvisare i complici della presenza delle Forze dell’Ordine. Le indagini dei carabinieri hanno infatti messo in evidenza i ruoli precisi di ciascuno degli indagati suddivisi tra chi eseguiva materialmente i furti, chi telefonava alle vittime per chiedere l’estorsione e chi custodiva in luoghi sicuri i mezzi rubati. I carabinieri sono stati costretti ad operare in un clima di omerta’ dovuto al terrore delle vittime che, in alcuni casi, hanno preferito non denunciare i furti subiti alle Forze di Polizia, bensi’ rivolgersi direttamente a personaggi notoriamente inseriti nel tessuto criminale locale.

 

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