“In relazione agli articoli concernenti un’ipotesi estorsiva commessa ai danni del Presidente Berlusconi, si deve precisare che mai alcuna somma è stata erogata al dott. Lavitola o a suoi incaricati. Del resto non vi era alcun motivo per farlo non essendovi il benché minimo argomento con il quale Lavitola potesse esercitare pressioni nei confronti del Presidente Berlusconi”.Lo dichiarano l’avvocato Piero Longo e l’avvocato Niccolò Ghedini.
“Desta altresì grande stupore l’ipotesi di indagare l’avvocato Sammarco che proprio a tenore di quanto si legge, si sarebbe limitato a esercitare i poteri e i doveri di difensore. Infine non si può non rilevare ancora una volta come sia comunque incomprensibile che di tali vicende si possa ritenere competente territorialmente la Procura di Napoli” aggiungono i due avvocati.