Il Gico di Venezia, dopo un’indagine coordinata dalla Dda lagunare e estesa a tutto il Trivenento con l’esecuzione di un blitz a due fasi, ha individuato e arrestato alcuni componenti di una banda albanese che vendeva in tutta Italia ingenti quantitativi di droga.

In totale gli uomini della Guardia di Finanza hanno sequestrato oltre 320 chilogrammi di marijuana fra le province di Trento e Verona: un carico che in totale avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro. L’operazione e’ culminata con gli arresti di due acquirenti spacciatori e del “magazziniere”, avvenuti in due fasi distinte sul tratto autostradale della A4, nelle vicinanze del casello di Affi (VR), e a Mori (TN). Le successive attivita’ di monitoraggio, effettuate con i piu’ sofisticati mezzi tecnici, hanno quindi condotto sulle tracce di due cittadini albanesi, entrambi incensurati che, utilizzando un furgone e merce di copertura, trasportavano ingenti quantitativi di stupefacente prelevato a Mori. I due trafficanti in questione sono stati fermati, in collaborazione con i Comandi della Gdf di Trento e Verona, proprio quando si credevano ormai al sicuro, nei pressi della citta’ scaligera. La perquisizione del furgone ha svelato, all’interno di cartoni contenenti lana di vetro che serviva ad occultare il materiale illecito, oltre 30 chilogrammi di marijuana, compressa e chiusa sottovuoto in involucri di cellophane trasparente, con modalita’ da veri professionisti del narcotraffico. Le indagini, proseguendo, hanno permesso di individuare anche il basista del gruppo, anch’egli incensurato, che aveva preso in affitto nella tranquilla localita’ trentina un appartamento con garage, adibendolo a laboratorio clandestino per il confezionamento della droga e a deposito della stessa. Nei locali sono stati trovati altri 290 chili di droga, identica per confezionamento e imballaggio a quella sequestrata a Verona.

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