Chi ha ucciso Ilaria Leone, la diciannovenne il cui cadavere e’ stato trovato giovedi’ in un uliveto a Castagneto Carducci, ha tentato di violentarla. L’ha presa per il collo ma soprattutto l’ha pestata brutalmente. Tanto che la causa della morte, in base a quanto emerso dall’autopsia, non sarebbe stato lo strangolamento, come apparso all’inizio, ma la ragazza sarebbe stata soffocata dal sangue che copioso e’ uscito dalle ferite al setto nasale causate dalle botte ricevute: la massiva broncoaspirazione di sangue le avrebbe impedito di respirare. Molto probabilmente, secondo gli inquirenti, la colluttazione sarebbe avvenuta in un punto piu’ alto del pendio sul quale il corpo e stato trovato.

L’assassino avrebbe cioe’ tentato di abusare della giovane, e, alla reazione della ragazza, l’avrebbe presa per il collo e poi pestata brutalmente. Pensando che fosse gia’ morta l’avrebbe poi trascinata qualche metro piu’ in basso coprendola con delle frasche. Ilaria sarebbe stata ancora viva, come testimoniano i segni di trascinamento trovati sulla sua schiena, ma sarebbe morta poco dopo soffocata dal sangue delle ferite al setto nasale. Il pm Fiorenza Marrara ha chiarito che occorrera’ attendere il risultati sui reperti inviati ai Ris di Roma per chiarire se ci sia stata o meno violenza sessuale, ma il contesto in cui e’ stato trovato il cadavere, seminudo, farebbero pensare ad un tentativo di approccio violento. In stato di fermo, accusato della tentata violenza e di omicidio, c’e’ Ablaye Ndoye, senegalese di 34 anni, per il quale domani sara’ depositata la richiesta di convalida. L’uomo e’ attualmente in carcere a Livono.

 

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