Anche la posta di Davide Casaleggio, il figlio del guru del M5S, figura tra le mail ‘bucate’ dagli hacker che hanno messo ‘sotto ricatto’ i parlamentari stellati, violandone le caselle di posta elettronica. L’indirizzo e-mail del giovane, tra i soci e fondatori della Casaleggio Associati, figura nella lista dei 78 nominativi dei quali sarebbe stata violata la posta elettronica. Che gli hacker vogliono diffondere in Rete al ritmo di una vittima a settimana.
Una ‘minaccia’ che spaventa i grillini. La tensione e’ alta, tanto che in pochi vogliono parlare di questa vicenda. I nomi degli ‘spiati’ – 77 parlamentari piu’ Casaleggio junior – sono rintracciabili nel video diffuso sul web dai ‘pirati virtuali’. Ancora online a due giorni dalla denuncia presentata alla Polizia Postale dal M5S e dalla giovane deputata bolognese Giulia Sarti, la prima parlamentare a finire nella tempesta. L’indirizzo ‘glihackerdelpd.bitbucket.org’ continua infatti ad essere attivo, con tanto di countdown: mancano poco piu’ di 4 giorni alla prossima gogna mediatica. Insomma, mercoledi’ messaggi privati e informazioni di un altro deputato o senatore stellato, se non dello stesso Casaleggio junior, potrebbero finire in Rete sprovvisti di password. Anche per questo c’e’ grande amarezza tra i parlamentari grillini: “Si usano due pesi e due misure ”, denunciano.’Se fosse accaduto al Pd o al Pdl quel sito sarebbe stato oscurato nell’arco di mezz’ora. Invece e’ ancora li’ mentre piove fango sul Movimento”, si sfogano nel Movimento. La ‘vittima’ di oggi sarebbe una parlamentare di cui Libero non fa il nome, tirata in ballo dagli hacker anche per delle presunte foto senza veli, stando almeno a quanto scritto dal quotidiano diretto da Belpietro. Che, con un titolo a tutta pagina che parla di ‘pornoricatto ai grillini’, si attira l’ira dei 5 Stelle. “Il ‘democratico’ ordine dei giornalisti (da abolire essendo emanazione del fascismo) – chiede su Facebook Matteo Incerti, dello staff di comunicazione del M5S Senato – non dice niente delle campagne di fango fascistoide di Libero che violano apertamente la privacy di giovani parlamentari del M5S?”. Tra le poche voci che si sono levate per denunciare quanto accaduto nei giorni scorsi, c’e’ quella della presidente della Camera Laura Boldrini, che, sulla propria bacheca Facebook, parla di un’azione “gravemente lesiva dei diritti e delle prerogative dei parlamentari. Sara’ ovviamente la magistratura ad occuparsi dell’accertamento di eventuali reati. Io seguiro’ gli aspetti inerenti alla sicurezza informatica dei parlamentari e ne investiro’ il Comitato per la sicurezza all’interno dell’Ufficio di Presidenza”, assicura.