Sarà lutto cittadino a Coriano domani, il giorno dei funerali di Marco Simoncelli, con bandiera comunale a mezz’asta e chiusura di scuole, uffici e attività commerciali. Lo ha decretato il Commissario prefettizio, Maria Cristina Rizzo.
L’accesso alla Chiesa – conferma una nota dell’Amministrazione comunale – sarà riservato ai familiari, ai componenti del Team Gresini, agli sportivi, alle autorità sportive e amministrative. All’esterno, per consentire a tutti di seguire la cerimonia funebre, saranno allestiti tre megaschermi: al Centro Sportivo in Via Piane, in piazza Mazzini e in piazza Don Minzoni. La Prefettura, assieme al Comando dei Vigili di Coriano, Riccione e Rimini, alla Polizia Stradale, ai Carabinieri, alla Polizia sta predisponendo un piano di blocco delle strade di accesso al comune: “il paese non è in grado di reggere oltre 10.000 presenze”, specifica una nota. Pertanto, man mano che la folla arriverà a Coriano, il Comando unificato dei Vigili deciderà i blocchi di accesso, sempre più ravvicinati a Rimini e a Riccione. In queste ore si stanno predisponendo le aree attorno al paese per realizzare parcheggi. A Coriano sono già presenti tv nazionali e locali, oltre alla tv spagnola. Rai sport garantirà la diretta dei funerali. Ed è stato deciso che sarà il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, a celebrare i funerali. Secondo la protezione civile, sono attese 60.000 persone. Gli applausi, qualche bandiera, mazzi di fiori e l’abbraccio di tutto lo sport italiano. Marco Simoncelli è stato accolto cosi’ al rientro in Italia nel suo viaggio più triste dopo il tragico incidente di domenica sulla pista di Sepang. La salma di ‘Sic’ è sbarcata a Fiumicino poco dopo le sei di questa mattina e un centinaio di operatori aeroportuali ha salutato l’arrivo del feretro con un lungo e sentito applauso. Sullo stesso volo il papà del pilota, Paolo Simoncelli, distrutto dal dolore e la fidanzata Kate, ma anche Valentino Rossi, amico e compagno di Marco, che al gp malese con Colin Edwards ha inconsapevolmente investito Simoncelli quando era già a terra: ad accoglierli il presidente del Coni, Gianni Petrucci, e il segretario generale, Raffaele Pagnozzi, a rappresentare tutto il mondo sportivo. Un cuscino tricolore, a nome del Coni, è stato adagiato sul feretro del campione. A Fiumicino era presente anche il presidente della Federmoto, Paolo Sesti. “Al papà ho detto poche frasi – le parole di Petrucci -. Domenica quando abbiamo disposto il minuto di raccoglimento, prima delle partite, c’é stata una totale dimostrazione di quanto fosse amato questo atleta. Era un ragazzo sempre sereno e disponibile. La nostra presenza qui è per dimostrare l’amore e l’affetto per questo ragazzo. In questi momenti bisogna solo pregare, e che Dio lo abbia in gloria. L’essere umano è fragile chi ha fede deve pregare, chi è nello sport spesso viene visto come un qualcosa di irraggiungibile e invece è fragile come tutti gli esseri umani. Marco rappresentava la gioia di vivere, se n’é andato un campione dello sport italiano”. Il papà di Simoncelli in lacrime ha ringraziato tutti: “Marco è sempre stato disponibile con voi, spero anche io di fare altrettanto. Grazie veramente a tutti” le uniche parole prima di salire sulla macchian che ha seguito il carro con il feretro del figlio. Rossi, aria apparentemente tranquilla, cappellino con visiera e felpa nera: “Marco era un grande e non lo dimenticherò mai – ha detto il nove volte campione del mondo – non è stato bello in queste ore, non ho pensato a niente: ho parlato con Paolo, sta abbastanza male e lo abbiamo abbracciato tutti. Tanti i ricordi che mi porterò dietro, stavamo insieme tutti i giorni, ci allenavamo insieme, poi andavamo con tutto ciò che era a motore, la nostra passione. Ma noi lo sappiamo che è una cosa che può capitare”.