Il Cda dell’Ilva, riunitosi oggi a Milano, ha approvato il piano di investimenti ambientali di 146 milioni di euro. Per il presidente del siderurgico, Bruno Ferrante, ciò conferma “la tempestività dell’impegno da parte della società con interventi concreti”.

“Alcuni interventi – spiega Ferrante in una nota – sono già in corso di attuazione, altri che riguardano l’area a caldo (sotto sequestro, ndr) verranno valutati con i custodi e avviati subito a realizzazione. Si citano in particolare i vari sistemi di monitoraggio, oggetto in parte di accordo con la Regione e con l’Arpa, il campionamento a lungo termine delle diossine, gli interventi sugli altiforni per una efficace captazione delle polveri, la barriera frangivento ai parchi minerari ed infine l’adeguamento del raffreddatore rotante dell’impianto di agglomerazione con il potenziamento del sistema di captazione e aspirazione delle polveri”. “La piena collaborazione con le autorità e il dialogo costante – conclude Ferrante – sono le linee guida di Ilva per consentire di guardare al futuro con fiducia e speranza”. “Il nostro traguardo è quello di tutelare l’ambiente, tutelare la salute, ma salvaguardare anche i tanti posti di lavoro che riguardano Ilva e non soltanto Ilva”, ha aggiunto Ferrante ai microfoni del Tg1. Ferrante ha quindi aggiunto che sarà “potenziata” l’attività di monitoraggio, come richiesto dai custodi giudiziari, sia riguardo “la parte esterna dello stabilimento, sia la parte interna dei singoli impianti. Dobbiamo muoverci tempestivamente e rapidamente proprio su questo fronte”.

 

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