“Non so l’Ilva che tipo di ricorsi deciderà di presentare. Se non ci saranno modifiche ai provvedimenti esistenti le procedure andranno avanti e saranno inevitabili”. Lo ha affermato il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, facendo il punto sull’inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva.
“Le procedure – ha aggiunto il procuratore – sono complesse e bisogna evitare, ove possibile, di danneggiare irreversibilmente gli impianti, così come indicato dal tribunale del riesame”. Intanto Alcune centinaia di persone aderenti al “Comitato spontaneo apartitico liberi e pensanti” é stato bloccato dalle forze dell’ordine mentre in corteo, guidato da un veicolo a tre ruote, cercava di avvicinarsi agli operai dell’Ilva che bloccano la statale 100 per Bari non lontano dall’ingresso del Siderurgico. Dell’associazione fanno parte cittadini e lavoratori che, al grido ‘Taranto libera, ve ne dovete andare’ chiedono all’Ilva l’adozione di misure a tutela dell’ambiente e della salute. Dopo una trattativa con i responsabili dell’ordine pubblico, il leader del Comitato, Aldo Ranieri, dipendente Ilva, è salito sul motofurgone – fermo a pochi metri dal blocco stradale – e ha tenuto un breve comizio. Ha poi invitato i dirigenti di Film e Uilm a intervenire per rappresentare i motivi dell’azione sindacale, da lui non condivisa. Ha accettato l’invito il responsabile locale della Uilm, Antonio Talò. Il suo intervento, teso in particolare a trovare un’azione unitaria, è stato però subissato in gran parte dai fischi degli aderenti al Comitato. Al termine i ‘Cittadini liberi e pensanti’, si sono allontanati di alcune decine di metri dal blocco stradale.