Questa mattina i carabinieri di Citta’ di Castello, all’esito delle indagini inerenti l’incendio che il 9 gennaio distrusse il ”New Bar”, hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Perugia su richiesta della Procura della Repubblica. A finire in manette sono stati l’attuale gestore del bar, sua moglie, la donna che precedentemente gestiva il locale, ed il suo convivente.

Le indagini condotte dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia tifernate, hanno evidenziato che i quattro, probabilmente anche a causa delle difficolta’ economiche che il bar stava affrontando, hanno ingaggiato un cittadino rumeno di 25 anni il quale, dietro la promessa di un compenso economico, ha materialmente appiccato l’incendio. Per farlo pero’ e’ stata utilizzata una quantita’ eccessiva di liquido infiammabile che ha determinato la saturazione dei locali da parte delle esalazioni, anch’esse infiammabili. Nel momento in cui il rumeno ha acceso un accendino per appiccare l’incendio, c’e’ stata una fortissima esplosione che, oltre a distruggere totalmente il bar, ha causato il gravissimo ferimento dell’attentatore e seri danni alla struttura, rendendola inagibile.

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