Tra gli indagati nell’inchiesta della Procura di Parma sulla costruzione dell’inceneritore ci sarebbero l’ex sindaco Elvio Ubaldi e l’amministratore delegato di Enia, Andrea Viero, ora direttore generale di Iren, la multiutility che ha assorbito Enia e ha proseguito i lavori.
La Procura ha chiesto nei giorni scorsi il sequestro preventivo del cantiere, ipotizzando i reati di abuso edilizio e abuso d’ufficio, ma senza rendere noti gli indagati, una decina. Questa sera il Tgr dell’Emilia-Romagna ha reso noto che ci sarebbero anche l’ex responsabile del Servizio ambiente del Comune di Parma, Emanuele Moruzzi, gia’ arrestato nell’inchiesta sul verde pubblico; e il suo collega all’Urbanistica Ivano Savi, preso per un giro di mazzette insieme alla moglie. Nell’elenco, anche il dirigente dell’ufficio Ambiente della Provincia di Parma, Gabriele Alifraco. L’indagine sarebbe stata avviata dagli esposti delle associazioni contrarie all’impianto e poi approfondita dalla Guardia di Finanza, che ha puntato il dito anche sulla raccolta dei rifiuti, pure affidata senza le prescritte gare d’appalto, come del resto l’incarico di progettazione finito a Hera, la multiutility concorrente. Per le mancate concessioni edilizie l’amministrazione comunale dell’ex sindaco Vignali a un certo punto aveva ordinato la sospensione dei lavori, ma il Tar li fece ripartire e contro questa decisione il Comune, allora in amministrazione commissariale, non fece ricorso, cosi’ la Procura potrebbe approfondire anche questo aspetto.