Sono 35 le persone arrestate su ordinanza del Gip veneziano Alberto Scaramuzza e su richiesta della Procura di Venezia, nell’ambito di una serie di reati legati alla realizzazione del Mose, il sistema di barriere mobili progettate per arginare il fenomeno dell”acqua alta’ provocato dagli eccezionali effetti delle maree sulla città lagunare. Un centinaio le persone che risultano indagate per una serie di reati che, a vario titolo, riguardano la corruzione, la concussione e il riciclaggio. Tutto sarebbe legato ad una enorme vicenda di mazzette che vedono coinvolti numerosi politici, commercialisti, imprenditori e operatori finanziari. Tra gli arrestati anche un ex generale a tre stelle delle Fiamme Gialle. L’inchiesta è nelle mani dei sostituti Stefano Ancillotto, Stefano Buccini e Paola Tonini (Dda) che hanno coordinato gli uomini della Guardia di Finanza.