Si sentiva inadeguata come madre. ”Non ce la facevo”. Silvia Brusciani, una mamma di 41 anni, persona con problemi psichici e reduce da quasi un mese di ricovero per curarli, ha gettato dal balcone del terzo piano del palazzo di Busto Arsizio in cui abita i suoi due figli, un bambino di 7 e una bambina di 4 anni: non ce l’ avrebbe fatta ad andare avanti nel suo ruolo di genitore.
”Ero terrorizzata per il loro futuro, l’ho fatto per il loro bene, spero che muoiano”: questo, secondo quanto si e’ appreso da ambienti investigativi, e’ cio’ che la donna ha spiegato al pm Mirko Monti che l’ha interrogata e ne ha confermato l’arresto per duplice tentato omicidio con l’aggravante di aver agito sui discendenti. La donna e’ ai domiciliari nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Busto. I due bambini – lei con fratture al torace, lui con un trauma cranico – sono ricoverati in prognosi riservata ma non sono considerati in pericolo di vita. Il gesto della donna sarebbe stato maturato nel tempo ma la circostanza in cui l’ha messo in atto potrebbe essere stata casuale. E’ accaduto in viale Rodari, appena fuori dal centro di Busto Arsizio, seconda citta’ del Varesotto, poco dopo mezzogiorno. Mamma e figli erano dalla nonna materna, nell’ appartamento accanto, comunicante proprio attraverso il balcone. La dinamica ricostruita dalla Polizia racconta che i quattro stavano nel salotto, mentre il padre era andato a fare la spesa. Poi la nonna si e’ spostata in cucina, per preparare il pranzo, e quando e’ ritornata ha trovato solo la figlia. ”E i bambini dove sono?”. Pare che la donna abbia spiegato che cosa aveva fatto con freddezza: nel frattempo, i due bambini erano caduti sul terrazzino del primo piano. Otto metri piu’ sotto. Prima la bambina (che si sarebbe aggrappata con forza alla madre per evitare di cadere), poi il fratello, a distanza di qualche minuto. Chi ha prestato i primi soccorsi aveva dapprima pensato a un incidente. Un condomino del pian terreno ha sentito un tonfo sul terrazzino, ha visto il corpo della bambina, ha chiamato in aiuto un altro condomino che si trovava in giardino. E hanno chiamato il 118: oltre all’ambulanza e’ pero’ dovuta poi intervenire anche la Polizia. La madre non ha negato. Ha chiesto di essere aiutata. Stara’ ai domiciliari nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Busto Arsizio. ”Un gesto cosi’ e’ difficile da spiegare”, ripetevano i vicini che, insieme a tanti curiosi, si sono soffermati a chiedere informazioni in viale Rodari. Certo, sembra che delle difficolta’ della donna si parlasse gia’, si sapeva del resto del suo lungo ricovero terminato appena l’11 maggio nello stesso ospedale in cui adesso e’ tornata. Ma tutti quelli che conoscevano la famiglia speravano che tutto potesse tornare nella normalita’.