Otto persone accusate di essere affiliate alla nuova cosca mafiosa di Leonforte (Enna), che aveva assunto il controllo del racket delle estorsioni, sono stati arrestate dalla polizia nell’operazione “Homo novus”. L’indagine, coordinata dalla Dda di Caltanissetta, e’ stata condotta dal commissariato di Leonforte e dalla Squadra mobile di Enna.
Le accuse contestate sono associazione mafiosa e tentata estorsioni. Il capo della nuova famiglia mafiosa e’, secondo gli inquirenti, Giovanni Fiorenza, 54 anni, cognato di Rosario Mauaceri, condannato all’ergastolo per duplice omicidio aggravato. Giovanni Fiorenza, detto “Sacchitella” sarebbe stato autorizzato a gestire le estorsioni nella zona Nord dell’Ennese, solo lo scorso agosto. L’uomo secondo la polizia ha partecipato a un summit dove ha ricevuto da un esponente di vertice di Cosa Nostra, che si occupa del territorio della provincia di Enna, il permesso di operare nell’area che va dal Comune di Nicosia fino alla zona Dittaino e sulla quale ha interessi la criminalita’ organizzata catanese. La legittimazione arrivata 6 settimane fa era stata accolta con grande soddisfazione dagli affiliati. Nei commenti intercettati dagli inquirenti, gli indagati si compiacevano che finalmente ad Enna avrebbero comandato loro e non “catanesi” o “palermitani”. Gli arrestati oltre al presunto reggente, sono Alex Fiorenza, 31 anni, Simon Fiorenza 29 anni, Mario Armenio detto “l’Olandese”, 57 anni, Giuseppe Viviano, 53 anni, Nicola Giuso, 38 anni, Gaetano Cocuzza, 26 anni, e Angelo Monsu’, 43 anni. .