Ci sono anche evasori fiscali, parenti ed amici personali tra le vittime di una maxi frode da 5 milioni e mezzo di euro architettata e realizzata da 2 ex assicuratori e dal figlio di uno di loro in tutto il Nordest. I tre sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Padova in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare, firmate dalla Procura della Repubblica del capoluogo euganeo.
Il terzetto faceva sottoscrivere polizze assicurative a un nutrito gruppo di clienti e, al posto di versare i premi sul conto corrente della Compagnia, li dirottava su conti correnti privati. La platea delle 96 vittime della ‘banda del buco’, era eterogenea: compagnie assicuratrici, finti poveri, evasori fiscali, parenti ed amici personali. Il meccanismo del raggiro era semplice e fruttifero al tempo stesso: 2 assicuratori facevano sottoscrivere polizze vita dirottando i premi sui conti correnti personali. Anche dopo la revoca del rapporto e l’inoltro di una querela da parte della Compagnia assicuratrice, accortasi delle condotte illecite, gli ex assicuratori, con la complicita’ del figlio di uno di loro, continuavano imperterriti a raccogliere provviste monetarie, farsi pagare premi e far sottoscrivere polizze. Il ritratto che emerge dalle indagini, spiega la Guardia di Finanza, ”fotografa una realta’ pittoresca e desolante: assicuratori che si imbrogliano a vicenda, truffano la compagnia assicuratrice ed i loro clienti che a loro volta investono e perdono milioni di euro frutto di evasione fiscale e truffe ai danni di enti pubblici”.