Accusato di aver chiesto e ottenuto denaro da alcuni pazienti che aveva visitato nella struttura sanitaria pubblica, un medico dell’ospedale di Cuneo e’ stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di peculato. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle, nello svolgere la professione come specialista intramoenia si sarebbe appropriato di denaro che invece spettava all’amministrazione ospedaliera.

I finanzieri lo hanno arrestato ieri, mentre era in ospedale, su disposizione del Gip del Tribunale di Cuneo Emanuela Dufour che, su richiesta della Procura, dopo quattro mesi di indagini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il medico – secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza – era autorizzato a esercitare la professione all’interno della struttura ospedaliera. Per questo tipo di attivita’, la legge prevede alcuni adempimenti ed obblighi, tra i quali, in primo luogo, quelli di esercitare al di fuori dell’orario di lavoro ospedaliero e di non riscuotere direttamente il compenso dai pazienti. Il paziente versa direttamente il denaro all’Azienda sanitaria ospedaliera, che poi nella busta paga del medico dipendente conteggia la parte di sua spettanza, calcolata detraendo gli oneri relativi all’uso dei locali e delle attrezzature. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Cuneo Francesca Nanni – in diverse occasioni lo specialista avrebbe prospettato ai propri pazienti la possibilita’ di ricevere le prestazioni sanitarie in ospedale in tempi molto brevi e senza emissione di fattura, pagando direttamente nelle sue mani. Anche i pazienti – ha precisato la Guardia di Finanza – rischiano sanzioni.

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