“Non trovare una soluzione e’ un fallimento della politica”. Lo scrittore Federico Moccia, che ha lanciato la moda dei lucchetti pegno d’amore tra fidanzati a Ponte Milvio, giudica cosi’, in un intervento sul quotidiano ‘Il Tempo’, la decisione del XX Municipio di Roma di eliminare i lucchetti dal ponte, aggiungendo: “Io accettero’ questa decisione solo quando, con la stessa solerzia, avrete risolto i VERI (in maiuscole nel testo, ndr) 5.000 problemi del quartiere”.
“Ma come avete fatto a non vedere che sulla sponda del Tevere a destra c’e’ una specie di baraccopoli? E i manifesti attaccati ovunque e le orrende scritte sui muri?”, esemplifica Moccia, ricordando poi che una soluzione “perfetta” l’aveva trovata il sindaco Veltroni: “Aveva fatto fare ad uno scultore delle colonnine, con tanto di cuore, attraversate da delle catene alle quali gli innamorati, nel tempo hanno poi attaccato dei lucchetti”, eliminando i rischi di far crollare i lampioni, precedentemente ‘presi di mira’ dagli innamorati. In quel modo, per Moccia, c’era “un’immagine vincente di un ponte che prima era sconosciuto ai piu’ ed era diventato famoso proprio per essere stato stato ribattezzato il Ponte degli Innamorati”, con tanto di turisti e scolaresche che lo visitavano per vedere quel modo curioso di materializzare una promessa d’amore. “E invece -lamenta Moccia- tutto questo non ci sara’ piu'”.