Due medici in servizio presso l’ospedale di Copertino (Lecce) sono stati rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, per aver provocato la morte di Cosimo Melechi, un 73enne di Porto Cesareo, avvenuta il 14 febbraio 2011.
La decisione accoglie la richiesta della Procura, che ha ritenuto i due sanitari responsabili del reato di omicidio colposo. L’uomo, il 13 febbraio dell’anno scorso, a causa di forti dolori addominali fu accompagnato dai familiari nel nosocomio di Copertino, dove gli fu diagnosticata un’ernia inguinale e fu poi rimandato a casa. Nel corso della notte le sue condizioni di salute peggiorarono e la mattina seguente Melechi torno’ in ospedale, dove gli fu invece diagnosticata una”peritonite conclamata da perforazione intestinale e shock settico irreversibile”. I medici stabilirono di operarlo ma la morte sopraggiunse prima che l’intervento avesse inizio. A distanza di qualche settimana dal decesso i familiari presentarono una denuncia, che indusse il sostituto procuratore Carmen Ruggiero a disporre, nel luglio scorso, la riesumazione del cadavere e l’autopsia, dalla quale risulto’ che, con tutta probabilita’, un intervento chirurgico piu’ tempestivo avrebbe consentito di evitare il decesso. Ai medici e’ stata quindi contestata quella condotta “negligente e omissiva” che gli e’ costata il rinvio a giudizio per omicidio colposo.