Un uomo di 50 anni, A.C., e’ morto il sette ottobre scorso all’ospedale S.Orsola di Bologna mentre era sottoposto a una Tac cardio-toracica per controllare lo stato di salute dell’aorta. Un esame di routine che l’uomo, residente a Firenze, effettuava ogni sei mesi, dopo essere stato operato nel 2008 nello stesso Policlinico bolognese per un aneurisma.

Sulla vicenda la famiglia del 50enne ha sporto denuncia. La Procura di Bologna ha indagato per omicidio colposo tre persone: un medico, un tecnico radiologo e un infermiere. A.C., come spiega l’avvocato della famiglia Stefania Scarpati, era allergico al liquido di contrasto. E doveva seguire una profilassi assumendo un farmaco 12 e 6 ore prima dell’esame per evitare il rischio di uno shock anafilattico. Questa procedura non aveva mai creato problemi in passato ed era stata seguita anche nell’ultima occasione. Prima della Tac all’uomo e’ stata fatta una flebo. Successivamente e’ entrato in sala dove le sue condizioni di salute sono peggiorate e a nulla sono servite le pratiche di rianimazione. L’autopsia e’ gia’ stata eseguita ma per capire la causa del decesso si dovranno attendere gli esami istologici. Il 50enne, che lavorava in una societa’ di vigilanza privata, lascia una moglie e due figli. “La famiglia – ha detto l’avvocato Scarpati – e’ stretta nel dolore per la morte del loro caro che avrebbe dovuto compiere 50 anni il giorno dopo l’esame. Sono distrutti perche’ A.C. e’ andato in ospedale per un esame di routine e non e’ piu’ uscito. I suoi familiari chiedono di far luce su questa vicenda e vogliono sapere la causa della morte”.

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