Il Cie di Crotone, centro di identificazione ed espulsione per immigrati irregolari, ha chiuso temporaneamente i battenti. La decisione e’ stata adottata dalla Prefettura di Crotone lo scorso 13 agosto dal momento che la struttura era diventata inagibile; due giorni prima, infatti, gli extracomunitari trattenuti nel Cie, in tutto 50 persone, avevano dato vita ad una rivolta danneggiando seriamente materassi, arredi e tutto quanto gli era capitato fra le mani.
La scintilla che ha scatenato la protesta, peraltro sedata nella stessa giornata, e’ stata la morte improvvisa, avvenuta nella serata del 10 agosto, di un uomo marocchino di 31 anni. L’extracomunitario si era sentito male ed era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile di Crotone dove poi era deceduto.
La Procura della Repubblica di Crotone ha disposto l’autopsia dalla quale e’ emerso che e’ stata una cardiopatia a causare la morte dell’immigrato ospite del Cie; il medico legale comunque si e’ riservato l’esito finale, dopo aver riscontrato nel corpo dell’uomo la presenza di alcune sostanze, probabilmente farmaci, alle quali potrebbe essere ricondotta una concausa della morte. Nei giorni successivi agli incidenti, pertanto, la Prefettura di Crotone ha disposto il trasferimento a piccoli scaglioni delle 50 persone trattenute nel Cie di Crotone ad altre strutture. Completata l’operazione il Centro e’ stato chiuso alla vigilia di Ferragosto.