Beni per un valore complessivo di circa sei milioni di euro sono stati sequestrati e confiscati dai poliziotti della Divisione anticrimine di Reggio Calabria in tre distinte operazioni. La prima, eseguita a Palmi, riguarda un decreto di sequestro emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale reggino a carico di Rosario Sgro’, di 68 anni.

L’uomo era stato colpito dall’operazione ”Cosa mia” nel giugno 2010 che aveva messo in luce le infiltrazioni delle cosche di ‘ndrangheta nei lavori dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Sgro’, secondo l’accusa, sarebbe stato prestanome della cosca Morgante-Gallico quale intestatario fittizio di numerosi appezzamenti di terreno. Avrebbe fatto operazioni immobiliari per finanziare le casse della ‘ndrangheta. Il Tribunale ha disposto il sequestro e confisca di sei terreni agricli, due immobili e due imprese individuali, compresi i conti correnti e le garanzie funzionali con sede a Palmi. Il valore del patrimonio, intestato a Sgro’ e alla moglie, e’ stimato in quattro milioni di euro.

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