Due medici dell’ospedale di Legnano (Milano) sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo, in relazione alla morte di un neonato, strangolato dal cordone ombelicale nelle fasi del parto, martedi’ scorso. Il giorno successivo il padre del piccolo, di 33 anni, ha presentato una denuncia sul tavolo del pm di Milano Adriana Blasco.

Da quanto e’ stato ricostruito nei primi accertamenti, martedi’ mattina verso le dieci la madre, 28 anni, al nono mese di gravidanza, si era recata all’ospedale con il compagno perche’ aveva avvertito un malore e i medici dell’ospedale di Legnano avevano deciso di procedere con il parto in maniera naturale. Gli inquirenti – che hanno iscritto nel registro degli indagati due ginecologi anche come forma di garanzia per poter svolgere tutti gli accertamenti necessari alla presenza dei loro legali e consulneti – devono capire se il bimbo e’ nato gia’ morto o e’ deceduto nelle fasi del parto. Da quanto si e’ saputo, l’ospedale, nelle ore successive alla morte del piccolo, ha effettuato una autopsia amministrativa, dalla quale sarebbe emerso che il decesso e’ avvenuto prima del parto, quando il feto era ancora nella placenta. Secondo fonti giudiziarie, pero’, di solito in questi casi la notizia della morte deve essere comunicata alla Procura e si deve attendere l’autopsia dell’autorita’ giudiziaria. L’esame autoptico disposto dal pm, che doveva essere eseguito ieri, e’ stata rimandato a domani.

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