Da accusatore ad accusato. Succede al procuratore regionale della Corte dei Conti del Trentino Alto Adige Robert Schuelmers von Pernwerth, da oggi iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per calunnia nei confronti dei vertici della magistratura contabile e di offese all’onore del capo dello Stato.

Al centro del caso finito al vaglio degli inquirenti di piazzale Clodio i contenuti di alcune lettere del procuratore generale a diversi interlocutori, e per conoscenza alla mailing list di tutti i magistrati della Corte dei Conti (quasi 500 persone), nelle quali, in sostanza, fa riferimento ad ingerenze del Quirinale e di aver ricevuto ‘avvertimenti’, del tipo “ti-ci distruggono”, in particolare dal presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, ma anche dal procuratore generale Salvatore Nottola. Ingerenze ed avvertimenti che sarebbero collegati all’attività di controllo svolta da Schuelmers sui vertici politico-istituzionali della provincia autonoma di Bolzano, e tra questi il Governatore dell’Alto Adige, Luis Durnwalder, leader del partito Suedtiroler Volkspartei, al centro di polemiche per spese con fondi della provincia autonoma giudicate incompatibili con il suo ruolo. Da qui le ipotesi di offese all’onore del Capo dello Stato, la cui perseguibilità è subordinata ad una autorizzazione a procedere del Ministero della Giustizia, e di calunnia nei confronti di Nottola e di Giampaolino. Ma, contemporaneamente, gli inquirenti di piazzale Clodio hanno deciso di procedere anche per abuso d’ufficio, contro ignoti, in relazione al contenuto delle missive del procuratore regionale del Trentino Alto Adige. Le smentite delle parti chiamate in causa sono già arrivate. Ieri c’era stato un comunicato della Presidenza della Repubblica nel quale si esclude l’interessamento a inchieste sull’uso di fondi della Provincia autonoma. “Si tratta con tutta evidenza – diceva una nota del Quirinale – di relazioni e di questioni interne alla magistratura contabile, che dovranno trovare nella medesima sede le necessarie spiegazioni e soluzioni”. “Non corrisponde al vero, comunque – veniva inoltre sottolineato – che la Presidenza della Repubblica sia stata interessata ad inchieste sull’uso di fondi riservati della Provincia, di cui d’altronde non c’é alcun riferimento nel documento illustrato dal Presidente Durnwalder nel corso di un colloquio istituzionale con il Capo dello Stato avvenuto all’inizio del mese di giugno del 2012”. Lo stesso Durnwalder ha poi aggiunto che “il Quirinale ha chiarito di non essere intervenuto a mio favore, cosa che, tra l’altro, sarebbe stata impossibile perché l’inchiesta sul mio fondo di rappresentanza è stata avviata solo mesi dopo”. Secondo Durnwalder, “é probabile che anche la Corte dei conti apra un procedimento nei confronti del suo procuratore bolzanino”. Smentite hanno fatto anche Nottola e Giampaolino, messe nero su bianco anche davanti al procuratore Giuseppe Pignatone ed agli aggiunti Francesco Caporale e Nello Rossi nel corso di audizioni tenutesi ieri e oggi in qualità di persone informate sui fatti. “Sono sereno”, ha commentato dal canto suo Schuelmers. “Ho preso atto della circostanza della quale ho avuto notizia da fonti di stampa”.

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