A distanza di sette anni dall’efferato delitto di Garlasco spunta una prova ritenuta molto interessante dagli inquirenti. Si è arrivati al ritrovamento solo dopo che il processo di appello a stabilito che il tutto andava rifatto. E’ difficile capire perché non si è proceduto prima con questo tipo di analisi.

Stabilire ora se le tracce del cromosoma maschile sono leggibili e se il materiale estratto dalle unghie di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco 7 anni fa, contiene il numero di marcatori sufficienti per l’eventuale comparazione con il profilo del cromosoma Y di Alberto Stasi, che non può opporsi. Lo decideranno la prossima settimana i periti nominati dalla Corte d’Assise d’appello di Milano nel nuovo processo di secondo grado a carico di Stasi assieme ai consulenti della difesa e della parte civile.

 

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