Una richiesta di misura cautelare in carcere e’ stata emessa nei confronti di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per omicidio volontario aggravato di Melania Rea. La richiesta della procura di Ascoli Piceno e’ ora all’esame del gip Carlo Calvaresi.

La notizia di una richiesta d’arresto per Salvatore Parolisi, che sarebbe stata depositata solo questa mattina, era nell’aria da giorni. A far decidere il pool della Procura che coordina le indagini dei carabinieri sarebbero state le risultanze degli accertamenti via via arrivati sul tavolo dei magistrati. ”Siamo sicuri del nostro lavoro – ha dichiarato fino a ieri il comandante provinciale dei carabinieri col. Alessandro Patrizio – e abbiamo fotografato la situazione a Colle San Marco”. Il riferimento e’ alla presenza di Melania Rea sul pianoro ascolano, testimoniata dal solo Salvatore. Questo significa che la donna e’ stata portata direttamente, o si e’ recata di sua volonta’, nella pineta del Teramano in cui e’ stata trovata morta accoltellata. Sulla richiesta dovrebbe aver pesato inoltre il pericolo di inquinamento delle prove, se non di fuga. Parolisi, infatti, avrebbe tenuto per gli inquirenti un comportamento ben strano. Il 19 aprile, il giorno dopo la scomparsa di Melania (che sarebbe stata ritrovata cadavere il 20), Salvatore avrebbe cancellato il suo profilo Facebook, dove interagiva con l’avatar ‘Vecio alpino’. Successivamente si e’ sbarazzato del cellulare ‘dedicato’ con cui comunicava con Ludovica P., la soldatessa con cui aveva una relazione extraconiugale.

 

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