Una tragedia famigliare nella quale tre persone – padre, madre e figlia – sono morte e’ avvenuta nella tarda serata di ieri, ed e’ stata scoperta nella notte, in una villa alla periferia di Sannicandro.

Unico superstite, il figlio 24enne della coppia che, benche’ ferito alla testa, e’ sopravvissuto ed e’ ora ricoverato in gravissime condizioni nel Policlinico di Bari. Protagonista della tragedia e’ la famiglia del vicesindaco di Sannicandro, piccolo comune di circa 10.000 abitanti a una ventina di chilometri da Bari: Maria Chimienti, 55 anni, era stata eletta il 26 giugno 2012 con una lista civica e poi nominata vicesindaco e assessore. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri sulla base delle prime indagini, il capofamiglia – il farmacista Michele Piccolo, 55 anni – avrebbe ucciso con un’arma che egli deteneva legalmente la moglie, trovata morta in camera da letto, e la figlia, Letizia, 19 anni, anche lei trovata morta nella sua stanza. Avrebbe poi atteso il rientro del figlio, Claudio, 24 anni, e avrebbe sparato anche a lui alla testa. Michele Piccolo non si e’ sparato a sua volta, ma e’ annegato nella piscina dove – ipotizzano i carabinieri – si sarebbe ucciso dopo aver forse assunto qualche sostanza. Un dato e’ che l’arma sinora non e’ stata trovata: e’ l’importante tassello che manca perche’ la ricostruzione possa essere per ora ritenuta esaustiva. La scoperta dei cadaveri e’ stata fatta dai carabinieri dopo che la fidanzata di Claudio Piccolo ha tentato per parecchie ore nella serata di ieri di mettersi in contatto con il giovane. Non essendoci riuscita benche’ avesse concordato in precedenza con Claudio che avrebbero dovuto sentirsi, ha temuto fosse accaduto qualcosa di grave. Ha chiamato cosi’ alcuni amici, che – scavalcato il muro di recinzione perche’ dall’interno non ricevevano risposte di sorta – avrebbero visto da una finestra il corpo del giovane, per terra nel soggiorno e hanno dato l’allarme.

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