Prima il tranello, con una telefonata fatta alla vittima designata per invitarla ad uscire dal bar in cui si trovava per un incontro. E poi l’assassinio, una ”esecuzione sommaria” con un colpo di pistola alla testa sparato da distanza ravvicinata nella piazza del paese, davanti a decine di persone tra le quali si e’ scatenato il panico. Cosi’ a Staletti’ e’ stato ucciso Ciro Scognamiglio, di 36 anni, incensurato e disoccupato: un assassinio messo in atto con raffinata tecnica criminale e che potrebbe collegarsi ad altri omicidi accaduti negli ultimi tempi nella stessa zona.
Il movente pero’ e’ un rebus ed i carabinieri non si sbilanciano. Un dato certo e’ che per uccidere Scognamiglio e’ stato organizzato un agguato in piena regola, come si conviene ad un esponente criminale di rango. Scognamiglio, sposato con una donna di Vallefiorita, un centro poco distante da Staletti’, dalla quale si era separato da alcuni anni, si trovava in un bar insieme ad altre persone. Ad un certo punto qualcuno lo ha chiamato al cellulare invitandolo, presumibilmente, ad uscire per un incontro nella piazza antistante il locale. L’uomo non si e’ insospettito minimamente, il che fa pensare che a telefonargli sia stata una persona che conosceva bene o nei confronti della quale non nutriva alcuna riserva. Sta di fatto che nel momento in cui Scognamiglio ha raggiunto la piazza, qualcuno gli si e’ avvicinato e gli ha sparato un colpo a bruciapelo alla testa con una pistola semiautomatica. L’uomo non ha avuto scampo. La morte e’ stata istantanea. Un elemento che i carabinieri stanno valutando con attenzione e’ che, oltre a quello dell’unico colpo sparato in piazza, sono stati trovati altri due bossoli lungo la viuzza che l’assassino ha percorso per allontanarsi dal luogo dell’omicidio. Perche’ altri due colpi? Qualcuno ha tentato di ostacolare la fuga dell’assassino inducendolo a sparare ancora? Chi, eventualmente? Sul punto e’ mistero fitto, e i carabinieri non lasciano trapelare nulla. Riguardo il movente dell’omicidio si valuta se sia soltanto una casualita’ il fatto che proprio stasera Scognamiglio avrebbe dovuto inaugurare un locale notturno a Staletti’. Un’iniziativa che potrebbe avere dato fastidio a qualcuno, o agli ‘equilibri’ criminali nella zona anche in relazione ai proventi delle estorsioni che gestiscono le cosche di ‘ndrangheta del Soveratese, sempre piu’ agguerrite e tra le quali e’ in atto uno scontro che si protrae da anni.