E’ polemica, a Riccione, per la decisione del Comune di pubblicare online i nomi di chi fa ricorso contro le multe fatte per l’ordinanza anti-prostituzione. Lo racconta l’edizione locale del Resto del Carlino. La scorsa estate il Comune ha infatti emesso un’ordinanza che vieta l’appostamento e l’adescamento.
Ma prevede sanzioni anche per chi richiede informazioni o concorda prestazioni sessuali. Fin qui sono state fatte una dozzina di multe e in due hanno deciso di fare ricorso al giudice di pace. Il Comune, nel costituirsi a giudizio, ha deciso di mettere sull’albo pretorio online la delibera che riporta anche il nome del ricorrente, visto che non si tratta di un reato, ma solo di una contravvenzione: la multa, infatti, è fatta per un intralcio al traffico e, come spiegano dall’ufficio legale del Comune, “non ipotizza altri comportamenti con la persona con la quale ci si é intrattenuti”.