Un algerino di 31 anni è stato arrestato dalla Polfer, a Milano, per il tentato omicidio di un tunisino di 39, colpito al braccio e al volto con un coltello di 30 centimetri. L’episodio è avvenuto la sera del 4 febbraio all’interno del mezzanino della stazione Centrale per motivi ancora da chiarire e la scena è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso installate nel passaggio.

Gli agenti della Polfer non sono stati in grado di determinare il motivo che ha spinto Abdel Kader Farth, algerino di 31 anni irregolare e con precedenti, a colpire con un grosso coltello il tunisino, medicato all’ ospedale Niguarda con oltre 50 punti di sutura soltanto sul viso. I motivi sono comunque definiti futili e, forse, ha giocato un ruolo importante lo stato di alterazione alcolica del ferito e dell’aggressore, entrambi senza tetto e frequentatori della stazione. Le telecamere installate nel mezzanino hanno ripreso le fasi dell’accoltellamento: si vede Farth estrarre una grossa lama, simile a una mannaia, con la quale si è avventato sul tunisino. Gli agenti hanno assistito alla scena sullo schermo e sono arrivati sul posto in tempo per vedere la via di fuga dell’algerino, fermato poco dopo in via Sammartini dopo una colluttazione in cui è stato disarmato. Il ferito è stato soccorso dal 118 e, una volta medicato, denunciato perché clandestino

 

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