La Polizia di Pescara sta eseguendo numerosi provvedimenti restrittivi nei confronti di persone ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione. L
e indagini della Squadra Mobile di Pescara, spiega una nota, avviate nel 2013 e supportate da attività tecniche, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di un sodalizio criminale, composto da cittadini rumeni, che sfruttava la prostituzione di giovani donne costrette ad esercitare il meretricio lungo diverse strade litoranee delle province di Pescara e Chieti. Nel corso dell’inchiesta, tra le altre cose, è emerso che sarebbero stati indotti almeno 2 aborti clandestini e che alcune prostitute avevano il compito di «istruire» le ragazze meno esperte, sottoponendole anche a gravi vessazioni. Gli ingenti profitti incamerati, poi, permettevano ai loro aguzzini di condurre una vita agiata e di effettuare cospicue rimesse di denaro in Romania.