I carabinieri di Firenze Peretola hanno arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza privata un fiorentino, 34enne, incensurato, di professione agente immobiliare, per aver malmenato e sottoposto a un regime di continue violenze la moglie, una donna di 32 anni, insegnante di scuola elementare e psicologa.
Violenze che avvenivano anche davanti al figlio della coppia, un bambino di 4 anni. I militari hanno ricostruito uno scenario di violenza all’interno delle mura domestiche consolidato e costante. La donna, infatti, era vittima da anni di continue vessazioni e violenze, sia fisiche che psicologiche, a lungo sopportate per mantenere l’integrita’ del nucleo familiare e per paura che esse potessero essere inflitte anche al figlio. La donna ha raccontato delle frequenti liti che avvenivano sia in casa, spesso davanti al bimbo, che nel cortile della scuola dove lei insegna, davanti ad alunni inermi che assistevano alle scenate dell’uomo. Le sfuriate dell’uomo sarebbero legate a gelosia nei confronti della moglie e a sue presunte relazioni amorose sul luogo di lavoro. La donna ha cercato in varie occasioni di credere nel cambiamento del marito ma la situazione e’ andata sempre piu’ degenerando, anche per l’abituale consumo di alcol da parte dell’uomo, che spesso ubriaco sferrava calci e pugni alla moglie, costringendola a ricorrere al pronto soccorso. In particolare negli ultimi mesi del 2011, in due distinte occasioni, la donna ha riportato la frattura delle dita di un piede ed altre lesioni. Per tutto il periodo sono continuate anche le minacce finanche con una sigaretta accesa a pochi centimetri dalla faccia della vittima o portando via di casa il figlioletto per una settimana senza comunicarne la destinazione. In un’occasione l’uomo ha gettato dell’acqua addosso alla moglie e al figlio mentre dormivano. La triste vicenda si e’ conclusa ieri notte: dopo l’ennesima accesa lite tra i due coniugi, la donna, percossa e minacciata, temendo per l’incolumita’ sua e del figlio, si e’ allontanata di casa ed ha chiamato i Carabinieri. L’intervento tempestivo dei militari ha consentito che la situazione non degenerasse. Il 34enne e’ stato bloccato ed arrestato. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Sollicciano. Dovra’ rispondere di violenza privata e lesioni personali con l’aggravante di aver commesso il fatto contro il proprio coniuge e il proprio figlio.