Ad Arcore era stato organizzato un vero e proprio ‘sistema prostitutivo’ di cui Ruby era ‘parte integrante’. Lo ha detto il pm Antonio Sangermano nella requisitoria al processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi. Al processo, questa mattina, anche la testimonianza del pm minorile Annamaria Fiorillo, secondo la quale ‘quando l’allora ministro dell’Interno Maroni andò in Parlamento a dire che la polizia aveva affidato Ruby a Nicole Minetti secondo mie disposizioni riferì cose non vere.
In una situazione simile nessun magistrato avrebbe preso una decisione diversa dalla mia, cioé la comunità’. I giudici del tribunale di Milano, dopo aver respinto la richiesta di prove aggiuntive avanzate dalla difesa di Silvio Berlusconi, hanno chiuso l’istruttoria dibattimentale del processo Ruby. I giudici, dopo circa un’ora di camera di consiglio, hanno respinto le richieste di ulteriori prove avanzate dalla difesa, sostenendo come superflua l’audizione dei testi, come il calciatore Ronaldo, la madre di Ruby nonché “non necessario” il confronto tra il pm Fiorillo e l’ispettore di Ps Giorgia Iafrate.
Dunque il Tribunale ha dichiarato chiusa l’istruttoria dibattimentale e aggiornato alle 14 l’udienza per la requsitoria del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Antonio Sangermano che hanno riferito, rispondendo a una domanda precisa del presidente del collegio, di essere “pronti” per la discussione. La difesa di Berlusconi ha invece chiesto tempo, e di rinviare la requisitoria a una delle prossime udienze già in calendario essendo i due legali “in affanno”, per dirla con le parole di Ghedini, in quanto in questi giorni sono occupati in molti procedimento giudiziari, non da ultimo l’arringa attesa per sabato prossimo al processo Mediaset. I giudici hanno così chiesto ad accusa e difesa di prendere accordi circa i tempi dei loro interventi e, si prevede, salvo un cambio di programma dell’ultimo minuto, a breve la parola passerà alla Procura.