I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto l’istanza della difesa di Silvio Berlusconi di sospendere fino al voto di febbraio il processo sul caso Ruby per motivi elettorali e anche la richiesta di legittimo impedimento dell’ex premier per oggi. Il dibattimento quindi va avanti.

La decisione dei giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano è arrivata dopo circa quattro ore di camera di consiglio. Riguardo al legittimo impedimento dell’ex premier per oggi il collegio ha ritenuto che la partecipazione di Berlusconi alla riunione convocata per questa mattina a Roma relativa alla composizione delle liste elettorali che dovranno essere depositate entro il 31 gennaio “non implica un legittimo impedimento a partecipare all’ udienza” odierna ed è “assimilabile” a una sua “scelta personale”. Quanto alla sospensione del processo per ragioni di opportunità fino al termine della competizione elettorale richiesta dalla difesa, tale istanza non è stata accolta dal momento che il tribunale non può operare scelte di opportunità. Il collegio dunque ha deciso di proseguire con il dibattimento in quanto ha valutato che non esistono gli estremi per bloccare il procedimento fino a dopo il 24/25 febbraio. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, in aula si dovrebbe discutere della testimonianza di George Clooney ed Elisabetta Canalis, citati dalla difesa, ed eventualmente delle richieste di prove aggiuntive. Si dovrebbe inoltre stabilire un calendario per definire quando la parola passerà ai pm per la requisitoria. Cosa che potrebbe già accadere se non oggi il prossimo 21 gennaio.

“Prendo atto che la difesa, la quale sembrava molto interessata a sentire Ruby, oggi ha cambiato idea e non ha più interesse”. Così il procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha replicato ai legali di Silvio Berlusconi che oggi hanno deciso di rinunciare a sentire come teste la giovane marocchina. I pm Boccassini e Antonio Sangermano hanno dato il consenso all’acquisizione dei verbali resi dalla ragazza in fase di indagini, ma il procuratore aggiunto ha voluto manifestare il suo ‘stupore’ di fronte alla rinuncia da parte della difesa, anche alla luce del fatto che nel mese di dicembre erano saltate 2 udienze per attendere il rientro dal Messico della marocchina. “Il nostro interesse è soddisfatto dai verbali acquisiti”, ha precisato invece l’avvocato Niccolò Ghedini.

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