Beni, del valore complessivo di oltre 700.000 euro, riconducibili a Lucio Bimbola, di 53 anni, gia’ condannato con sentenza irrevocabile per associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti, esponente storico del clan mafioso che fa capo ai fratelli Modeo di Taranto, sono stati confiscati stamani da personale della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce.
La confisca interessa due appartamenti, ubicati rispettivamente nelle citta’ di Taranto e di Leporano (Taranto), nonche’ le quote di partecipazione nella societa’ ‘Al Rugantino’, P.B.C. srl, con sede in Taranto in Via Cesare Battisti 432, che gestisce l’omonimo ristorante. Il provvedimento e’ stato eseguito sulla base di un decreto emesso dal Tribunale di Taranto, su richiesta della locale Procura della Repubblica. In particolare, gli accertamenti hanno evidenziato che i beni, sebbene intestati a terzi, sono riconducibili a Lucio Bimbola e hanno un valore sproporzionato rispetto agli esigui redditi dichiarati dal pregiudicato.