I carabinieri su ordine della Procura della Repubblica di Modica, nel ragusano, hanno arrestato due persone. Una rete di medici, paramedici, societa’, personale del 118 e imprese di pompe onoranze funebri lucrava, infatti, alle spalle di malati terminali in regime di assistenza domiciliare.
I militari hanno notificato misure cautelare ad altri tre soggetti ed eseguito numerose perquisizioni. Diciotto persone sono indagate. I reati contestati a vario titolo sono truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato, abuso d’ufficio, falsita’ ideologica commessa dal privato e da pubblici ufficiali in atti pubblici, detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze classificate stupefacenti. La frode consisteva in indebite prestazioni a domicilio che personale dell’Asp eseguiva in proprio, per conto di una cooperativa privata di assistenza, violando cosi’ il rapporto di esclusivita’ con l’Asp e usando materiali e presidi sanitari sottratti abusivamente alle strutture pubbliche grazie a fatture false o gonfiate. Inoltre, veniva segnalato ad alcune ditte di pompe funebri il decesso di pazienti in ospedale o nel loro domicilio, in modo da avvantaggiarle rispetto alle imprese concorrenti. Nell’ambito dell’ inchiesta, denominata ‘Sciacallo’, sono stati sequestrati materiali di esclusivo uso ospedaliero e farmaci de fustellati o classificati tra le sostanze stupefacenti e dopanti.