In Italia ancora indietro nella tutela di immigrati e Rom contro discriminazioni, violenze e atteggiamenti razzisti. Non solo: “aumenta il ricorso a discorsi di stampo razzista in politica” e “persistono i pregiudizi contro i musulmani e l’antisemitismo”. E’ quanto emerge dal Rapporto, relativo all’Italia, della Commissione contro il razzismo l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri).
“Nonostante i progressi registrati in alcuni campi – commenta il presidente ad interim dell’Ecri, François Sant’Angelo – e’ ancora necessario un maggiore impegno per combattere l’incitazione all’odio e proteggere i Rom e gli immigrati”. dalla violenza e dalla discriminazione “L’Italia dispone ora di un’efficace normativa contro la discriminazione e la violenza razzista nello sport. L’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali – riferisce il Rapporto – sta estendendo notevolmente le proprie attivita’. I tribunali hanno annullato un certo numero di misure discriminatorie precedentemente adottate dal Governo e da alcuni sindaci”. Ma “si segnala l’aumento del ricorso a discorsi di stampo razzista in politica – denuncia l’Ecri – e gli immigrati, in modo particolare, sono regolarmente presentati come fonte di insicurezza”. “Tale linguaggio si rispecchia nelle politiche discriminatorie (ad esempio, numerosi aspetti del cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’). Sebbene sia stata abbandonata la maggior parte delle misure piu’ discutibili, e’ evidente l’impatto sugli atteggiamenti dell’opinione pubblica”.