Si chiama Cosimo D’Amato la persona finita in carcere nell’ambito dell’inchiesta della procura di Firenze sulle stragi mafiose del 1993-1994. D’Amato era un pescatore.

Per l’accusa recuperava dai relitti bellici il tritolo poi usato nelle stragi. D’Amato e’ parente di Cosimo Lo Nigro, gia’ condannato per le stragi, ma non era mai entrato nell’inchiesta.

 

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