E’ tornato a casa con il collo della felpa e della giacca bruciati. Bruciati dal branco, da un gruppo di 3 o 4 ragazzi che hanno deciso di sfogare su quel 23enne disabile la loro noia e la loro violenza. Avrà pensato che erano amici, come quelli con cui stava giocando a carte.

Gli hanno dato una spintarella, ma tra amici si fa. Poi gli hanno spento una sigaretta addosso, e allora il dolore ha preso il posto del gioco. E’ arrivato anche uno schiaffo sulla nuca, tanto da vedere nero. E le prese in giro, quelle brutte. Nemmeno il tempo di realizzare che era la vittima di un gioco crudele da parte del branco, che il collo della felpa e della giacca che indossava gli sono stati bruciati. Gli altri guardavano e non facevano nulla per impedire quella vergogna. A raccontare l’episodio è la madre di un ragazzo disabile di Rieti, di 23 anni, che nei giorni scorsi è stato vittima di una pesante aggressione da parte di alcuni suoi coetanei, e per questo si è rivolta ai Carabinieri. La donna ha raccontato che l’episodio si è svolto in un locale davanti a diverse persone e nessuno è intervenuto. “Mio figlio era in una tavola calda – ha raccontato la donna – seduto per conto suo a giocare a carte con due ragazzi, poi un altro passa e gli da uno schiaffo sulla nuca, lo cominciano ad infastidire, gli strappano le carte e gliele buttano a terra. Mio figlio si china per raccoglierle, e mentre si rialza sente bruciare il collo”. Solo un ragazzo è intervenuto, ha detto la donna agli inquirenti, e ha provato a fermare il branco: “Poi mio figlio è scappato, è tornato a casa e mi ha raccontato tutto. Sono andata sul posto, ho chiesto spiegazioni, ma nessuno mi ha risposto, anzi ridevano”, ha aggiunto la donna. “Mio figlio – prosegue il racconto – ora prende dei farmaci. Non ne aveva avuto bisogno neppure quando gli è morto il papà. Ma la violenza che ha subito lo ha scosso nel profondo. Ha incontrato difficoltà a dormire, ha bisogno di tranquillanti. I primi giorni sono stati molto pesanti. Anche perché ha dovuto raccontare, vedere le foto per riconoscere i vari ragazzi”. Sull’accaduto ora indagano i Carabinieri che stanno tentando di identificare i tre, o forse quattro ragazzi, che hanno aggredito il giovane disabile attraverso le immagini registrate da una telecamera.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui