Una donna di 60 anni e’ stata denunciata dalla Tenenza dei Carabinieri e dal Comando di Polizia Locale di Ciampino, con l’accusa di detenzione, deterioramento e omessa denuncia di diversi elementi architettonici risalenti all’epoca romana (dal II secolo a.c. al I sec. d.c.).

La sensazionale scoperta e’ scaturita al termine di una operazione di indagine congiunta delle due forze dell’ordine, iniziata a meta’ febbraio nel corso di un rituale controllo di Polizia amministrativa, finalizzato alla corretta esecuzione della raccolta differenziata dei rifiuti. Una volta entrati nel giardino di una villa sulla via dei Laghi, gli agenti della polizia locale si sono insospettiti dal trovarsi dinanzi a un vero e proprio giardino museale, pieno di statue e di diversi elementi, apparentemente di pregio. Considerata la posizione della villa, il comando ha interessato della vicenda la Tenenza dei Carabinieri e la Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, al fine di valutare la possibile compatibilita’ con la presenza di ritrovamenti archeologici nel sito ove e’ ubicata la villa. Il manufatto, infatti, si trova a poca distanza da dove nel recente passato sono venuti alla luce ritrovamenti archeologici, definiti di straordinaria importanza, come la villa romana attribuita a Marco Valerio Messalla Corvino e ad una cisterna romana che si appoggia a un muro in opera quadrata risalente al V secolo a.c..

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