Due arresti, un fermo e una denuncia per favoreggiamento. Si e’ conclusa cosi’ la vicenda che ha coinvolto una 29enne dello Sri Lanka, ferita da un colpo di pistola al volto ieri pomeriggio a Roma. Il personale della Squadra Mobile della questura e del commissariato Colombo si e’ recato in via Costantino 139 a Roma, dove era stata segnalata da un cittadino sulla linea 113 la presenza di una donna con una evidente lesione al volto.

Sul posto e’ stata effettivamente trovata la vittima, una 29enne originaria dello Sri Lanka, che e’ stata subito condotta presso l’ospedale Cto di Roma dall’autoradio del commissariato Colombo. Alla giovane i sanitari hanno diagnosticato una frattura pluriframmentaria da scoppio di entrambi i seni mascellari. Sottoposta a un primo intervento chirurgico e’ tuttora ricoverata in prognosi riservata. Dopo le prime informazioni assunte sul posto, approfonditi accertamenti hanno consentito di ricostruire la dinamica della vicenda, in base alla quale e’ emerso che, intorno alle ore 17 di ieri, A.M., romano di 21 anni, insieme alla giovane, si sono recati presso l’abitazione di A.D., nicaraguense di 21 anni, in via Costantino, sempre in zona Colombo. All’interno dell’appartamento, che lo straniero condivide col patrigno C.U., romano di 65 anni, A.M. ha trovato una rivoltella Uberti calibro 357, illegalmente detenuta, con la quale ha esploso un colpo verso la ragazza, raggiungendola al volto e causandole le lesioni. Sono ancora in corso gli accertamenti per ricostruire le modalita’ con cui e’ partito il colpo. Alla luce della ricostruzione dei fatti, A.M. e A.D. sono stati arrestati in flagranza di tentato omicidio il primo e per detenzione di arma illegale e munizionamento il secondo. E’ stato inoltre denunciato per favoreggiamento C.U., patrigno dell’A.D., che ha tentato di ripulire la scena del crimine per eludere le indagini. In tarda nottata e’ stato infine rintracciato A.E., tunisino di 25 anni, ovvero colui che avrebbe incaricato l’A.D. della custodia dell’arma. L’uomo e’ stato posto in stato di fermo di indiziato di delitto per detenzione e porto abusivo di arma da sparo nonche’ ricettazione della stessa, risultata rubata in una abitazione di Milano nel 2000.

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