Roberto Formigoni è indagato dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta della fondazione Maugeri dallo scorso 14 giugno. La sua iscrizione è stata dissecretata oggi con la notifica di un’informazione di garanzia con contestuale invito a comparire per corruzione aggravata dalla transnazionalità in concorso con altri. A Roberto Formigoni la Procura ha contestato il reato di corruzione con l’aggravante della transnazionalità in concorso con altre persone per i fatti commessi a Milano e all’estero dal 2001 al novembre del 2011.
Il governatore ha ricevuto un’informazione di garanzia con contestuale invito a comparire per il caso Maugeri. ( L’aggravante della transnazionalità, contestata dalla Procura di Milano a Roberto Formigoni, affine al reato di corruzione, è prevista dalla legge n.146 del 2006. Da quanto si è saputo, la contestazione dell’aggravante per Formigoni è legata alle condotte delle persone arrestate ad aprile nell’inchiesta sul caso Maugeri, tra cui Pierangelo Daccò e l’ex assessore Dc Antonio Simone. Secondo l’accusa, infatti, sarebbe stata messa in piedi un’associazione per delinquere che operava anche attraverso conti all’estero, e in particolare in Svizzera e riconducibili a Daccò e al suo collaboratore Giancarlo Grenci. Da qui l’aggravante della transnazionalità. Inoltre, a Formigoni vengono contestati fatti commessi tra Milano e l’estero dal 2001 al novembre del 2011, lo stesso periodo in cui, secondo le indagini, avrebbe operato l’associazione che drenava fondi dalle casse della Maugeri per dirottarli all’estero. L’invito a comparire, con contestuale informazione di garanzia, è stato notificato al legale di Formigoni, l’avvocato Salvatore Stivala.