Gli accertamenti stabiliranno se si tratta di suicidio o di un incidente, e’ comunque una tragica fine quella a cui e’ andato incontro Roberto Kumi, 30enne arrivato in Italia dall’Africa, probabilmente dal Ghana, un anno fa e il cui corpo e’ stato trovato stamani sotto ad un cavalcavia, nei pressi dell’autostrada A14, a Villanova di Cepagatti (Pescara).
Giunto a Lampedusa dal suo Paese di origine l’anno scorso, Kumi era passato per Taranto e per Bari, dove aveva chiesto che gli fosse riconosciuto l’asilo politico, fino ad arrivare a Pescara, dove, invece, ha trovato la morte. Il 30enne non era mai stato identificato nel capoluogo adriatico e oggi il riconoscimento e’ stato effettuato attraverso le impronte digitali. Le indagini della Polizia vanno avanti, ma in base ad i primi elementi raccolti, non essendo presenti sul corpo segni di violenza, sarebbe da escludere una caduta per responsabilita’ di altri. Un gesto estremo del migrante o una caduta accidentale sarebbero, dunque, all’origine del decesso, avvenuto con tutta probabilita’ dopo un volo di diversi metri. A rinvenire il cadavere di Kumi, stamani, sotto ad un cavalcavia della Strada statale 602, nei pressi dell’A14, sono stati gli uomini della Polizia stradale, che erano in servizio in autostrada. Da subito gli accertamenti effettuati sul corpo – il 30enne non aveva addosso documenti – hanno fatto pensare a lesioni compatibili con una caduta dall’alto.