Sabato, 24 ottobre, la scuola “entra nel cuore delle città, le ragioni del personale della scuola diventano voci di tante persone che vogliono dare qualità al nostro sistema di istruzione”. Lo afferma il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi annunciando le manifestazioni regionali indette dai sindacati della scuola (Flc, Cisl, Uil, Snals e Gilda) per il 24 ottobre.
A Napoli, una ‘tammurriata’ animerà le vie dello shopping e le strade del centro, a Bari dopo la fiaccolata è previsto un concerto, ad Ancona un gomitolo gigante sarà srotolato per le vie della città con lo slogan ” sbrogliamo la matassa” e ai pezzetti di filo saranno attaccati i biglietti con le richieste del mondo della scuola. “Un’occasione di grande partecipazione, una mobilitazione per dire al governo che dichiara Turi questa legge sta producendo danni nelle scuole, che gli effetti concreti delle previsioni legislative producono inefficienze e disparità. Stiamo cercando nuovi modi per spiegare che bisogna cambiare. Un recente sondaggio riporta un dato fortemente significativo: il 70% dei docenti ha la fiducia dei genitori e degli alunni, a dimostrazione della qualità e della professionalità degli insegnanti del nostro Paese, che si trovano a ricevere riconoscimenti più dalle famiglie che dalle istituzioni. Non si può pensare alla scuola senza pensare alle persone che ci lavorano. Le contraddizioni e l’assenza di scelte politiche coerenti si stanno scaricando sulla scuola e sui dirigenti, con effetti negativi sulla qualità dell’azione educativa. Sono tutti elementi di confronto politico a cui il ministro conclude Turi deve dare riscontro”. Intanto, oggi il personale Ata ha manifestato davanti al Ministero. Nel flashmob un messaggio chiaro: “la legge ignora questo personale ma poi fa ricadere su di loro gli effetti dell’attuazione delle norme”. “Per i profili del personale Ata deve essere previsto e adottato l’organico potenziato per le particolarità delle loro azioni che concorrono, negli aspetti didattico educativi e nell’organizzazione tecnica ed amministrativa, alla realizzazione degli obiettivi della scuola autonoma” hanno ribadito i sindacati scuola questa mattina nel corso della manifestazione davanti al Miur. “La vicenda del blocco delle supplenze risente di una visione burocratica e ragioneristica che non porta risparmi veri, ma solo virtuali, quelli veri sono solo i disservizi, sempre che aggiunge Turi si voglia garantire l’offerta formativa”.