Vincenzo Valenti si e’ subito costituito e, dopo aver confessato, ha detto ai carabinieri di essersi pentito. Operaio metalmeccanico in un’impresa di Milazzo, l’uomo e’ ora sottoposto a interrogatorio: i carabinieri stanno tentando di risalire alle cause che hanno scatenato l’omicidio. Fra i due fratelli i rapporti erano tesi da anni, come hanno anche raccontato alcuni vicini di casa.
Secondo una prima ricostruzione, i due si sarebbero incontrati davanti l’abitazione della vittima, in via Benedetto Bonanno a Gela, per un chiarimento. Fra i due congiunti sarebbe scoppiata un’accesa discussione, culminata poi con l’omicidio, avvenuto per strada. I carabinieri hanno sequestrato nell’abitazione dell’assassino, in via Nicolo’ Paci, nei pressi del luogo della tragedia, un coltello nascosto all’interno di una tinozza.